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Bulimia

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Cos'è la bulimia?

Principali caratteristiche

La bulimia nervosa, o semplicemente bulimia, è un disturbo del comportamento alimentare (come anoressia, binge eating e altri) che consiste in una voracità patologica ed eccessiva nel mangiare, seguita talora da induzione del vomito, utilizzo di lassativi, digiuno o eccessiva attività fisica.

È colpito da bulimia circa l’1-2% della popolazione femminile (un caso ogni 50-100 persone), maggiormente in una fascia di età compresa tra i 15 e 25 anni. Inoltre, circa il 10% delle ragazze in età a rischio soffre di un disturbo alimentare “parziale”.

Sono maggiormente colpite le donne a causa degli standard di bellezza “ideale” imposti dalla moda, dai mass media, dalle riviste e dalla televisione; tuttavia è stata proposta anche una spiegazione biologica correlata al ruolo degli ormoni sessuali nella regolazione della serotonina (un neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, la fame e la sazietà in relazione alle emozioni) che aumenterebbe nel sesso femminile a seguito di una restrizione calorica.

Quali sono le cause della bulimia?

Non esiste una causa specifica che induca l’insorgenza di questa condizione, tuttavia esistono dei fattori predisponenti correlati allo stato psicologico ed emotivo della persona, al contesto socio-culturale in cui vive e alle relazioni interpersonali instaurate. Per la maggior parte si tratta, dunque, di fattori psicologici che influenzano il comportamento alimentare.

Tra i fattori predisponenti possono esserci, ad esempio, le complicanze gravidiche e i danni perinatali, la presenza di familiari che soffrono o hanno sofferto di un disturbo alimentare, avere una bassa autostima e considerazione personale o essere troppo perfezionisti, le difficoltà interpersonali e l’insoddisfazione della propria immagine.

A questi, di solito, si aggiungono uno o più “fattori scatenanti”, per esempio lutti, eventi traumatici, la fine di una relazione importante, cambiamenti di vita (come un cambio di scuola o di città).

Spesso l’ossessione per il peso corporeo deriva anche da pressioni legate allo sport o al lavoro: per esempio ballerine e attrici sono soggetti a forte rischio di sviluppare disturbi alimentari, in quanto sono costrette a mantenere una certa immagine e un determinato peso corporeo.

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Quali sono i sintomi della bulimia?

I sintomi che possono far pensare alla bulimia sono:

  • abbuffate ricorrenti caratterizzate da eccessiva voracità nel consumare cibo e dalla perdita di controllo dell’atto del mangiare;
  • comportamenti di compensazione: il più frequente è il vomito autoindotto, ma alcune persone assumono anche lassativi e diuretici con lo scopo di non assimilare tutte le calorie introdotte con il cibo;
  • preoccupazione estrema per il proprio peso corporeo.

Quali sono le complicanze della bulimia?

La bulimia, e i disturbi alimentari in generale, possono causare severe complicanze per la salute della persona affetta. Alcune sono:

  • disidratazione, che può condurre a situazioni cliniche più importanti come disturbi renali;
  • problemi cardiaci, spesso individuati come irregolarità dei battiti;
  • erosioni dentali dovute al passaggio di vomito (costituito dal materiale acido presente nello stomaco);
  • problemi del tratto digestivo: erosioni esofagee e rilassamento dello sfintere esofageo inferiore dovuti alla ripetuta induzione del vomito, oppure alterazioni della funzione intestinale dovute all’assunzione continua di lassativi;
  • ansia e depressione;
  • assenza di ciclo mestruale;
  • abuso di alcol e droghe.

Come si diagnostica?

Per effettuare la diagnosi di bulimia, oltre alla visita medica e agli esami di laboratorio sul sangue e sulle urine, è fondamentale la valutazione psicologica con un esperto di disturbi del comportamento alimentare.

I criteri che si utilizzano per diagnosticare la bulimia sono stabiliti dall’American Psychiatric Association e comprendono diversi parametri da considerare:

  • ricorrenti episodi di abbuffata, che sono definiti come l’introduzione in un determinato arco di tempo di una quantità di cibo maggiore di quella che la maggior parte delle persone sarebbe in grado di mangiare nello stesso tempo e nelle stesse circostanze;
  • sensazione di perdita di controllo di ciò che si mangia durante l’episodio;
  • presenza di comportamenti inappropriati finalizzati al controllo di peso (vomito autoindotto, utilizzo di lassativi o diuretici, digiuno, intensa attività fisica);
  • le crisi bulimiche e i comportamenti di compensazione devono avvenire almeno due volte alla settimana per tre mesi;
  • insoddisfazione del proprio aspetto, vergogna, e una eccessiva importanza data alla propria figura per determinare la stima di se stessi.

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È possibile prevenire la bulimia?

Le possibilità di prevenzione dei disturbi dell’alimentazione sono legate principalmente al contesto sociale e alle relazioni interpersonali. Non è, infatti, possibile prevenire in maniera assoluta questa malattia, ma, essendo la causa di origine psicologica, è possibile offrire supporto ai soggetti emotivamente più suscettibili e nella fascia di età a rischio.

Questi disturbi insorgono prevalentemente in età adolescenziale, un periodo importante di transizione per tutti, in particolare per le ragazze; è molto importante, dunque, osservare il comportamento delle adolescenti: se si osservano elementi che potrebbero far sospettare un disturbo alimentare o se le amiche frequentate soffrono di disturbi dell’alimentazione, è importante fornire sostegno psicologico.

Può essere utile discuterne con un pediatra o con il medico di famiglia.

Come si cura la bulimia?

La bulimia è un disturbo multifattoriale che richiede terapie da più fronti. La prima fra tutti è la psicoterapia individuale e familiare con psicoterapeuti esperti dell’età adolescenziale e dei disturbi dell’alimentazione, seguita da una riabilitazione alimentare che consiste in diete che permettano di ripristinare le normali abitudini alimentari.

Talvolta, a discrezione del medico, si possono assumere antidepressivi o altri farmaci con lo scopo di curare eventuali condizioni associate alla bulimia.

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Centro Disturbi del Comportamento Alimentare di Auxologico

La bulimia viene curata in Auxologico sia in Lombardia, sia in Piemonte.

Il Centro dei Disturbi del Comportamenti Alimentari (DCA)  cura la malattia a livello ambulatoriale, di Day Hospital e anche di ricovero, a seconda della gravità e della complessità del caso. 

Il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Auxologico è specializzato nel trattamento di disturbi alimentari come anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating) e altri DCA, malattie che riguardano il rapporto con il cibo, l’ossessione per il peso e la propria immagine corporea.

I DCA hanno cause multifattoriali (psicologiche e biologiche) e possono alterare e compromettere la salute di tutti gli organi e apparati del corpo: per questo nel loro trattamento sono coinvolti più specialisti: psichiatri e psicologi, endocrinologi, dietista, gastroenterologi, cardiologi e altri specialisti.

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