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Frattura dell'anca

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CHE COS’È LA FRATTURA DELL’ANCA?

La frattura dell’anca è una lesione che interessa il collo del femore e che colpisce soprattutto gli anziani, di solito a seguito di una caduta, ed è più frequente in caso di osteoporosi, o di tumori che rendono le ossa più fragili.

L’articolazione dell’anca è un giunto articolare e come tale è costituito da due ossa che si muovono tra loro: la testa (sferica) appartenente all’osso del femore, ruota nel “cotile o acetabolo” (coppa) appartenente al bacino osseo.

L’anca quindi è un giunto sferico capace d’ampio movimento ma anche nello stesso tempo di una grande stabilità grazie al solido incastro della testa femorale nella cavità acetabolare del bacino.

Le due superfici ossee sono rivestite dalla cartilagine (spessore 3 - 5 mm) che consente una perfetta congruenza e garantisce il contatto diretto tra le ossa.

L’articolazione nel suo insieme è circondata da una struttura fibrosa detta capsula articolare che garantisce sostegno all’articolazione ed è rinforzata da cinque legamenti che permettono la congruenza articolare durante i movimenti dell’anca.

Si parla di frattura del collo del femore (o frattura dell’anca) quando questa si verifica tra la cartilagine articolare e un punto del femore poco al di sotto del piccolo trocantere.

COME SI PUÒ ROMPERE L'ANCA?

Si possono avere diversi tipi di frattura:

  • frattura intracapsulare (o frattura mediale): che si verifica a livello della testa o del collo ma in ogni caso all’interno della capsula articolare;
  • frattura petrocanterica che avviene al di fuori della capsula articolare nella zona compresa tra il piccolo e il grande trocantere;
  • frattura sottotrocanterica che avviene 2-3 cm sotto il piccolo trocantere.

La frattura dell’anca rappresenta una delle cause di ricovero più frequente, soprattutto negli anziani, infatti, circa il 90% dei soggetti che presentano questo tipo di frattura, ha più di 65 anni.

A causa dei problemi di disabilità causati dalla frattura e dalla perdita di autonomia, una parte di questi pazienti muore entro un anno dal trauma.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA FRATTURA DELL’ANCA?

Le cause principali di questa frattura sono rappresentate da cadute accidentali, il rischio è aumentato di molto in caso di osteoporosi.

Nei pazienti giovani la frattura del femore si può verificare in caso di traumi sportivi o incidenti stradali (in ogni caso sono traumi a elevato impatto o elevata velocità).

Alcuni fattori di rischio predispongono a questo tipo di frattura, le donne sono più interessate anche a causa dell’osteoporosi (soprattutto in menopausa), le carenze nutrizionali, le mancanze di calcio e di vitamina D, la sedentarietà, l’alcool e il fumo.

QUALI SONO I SINTOMI

Il primo sintomo è il dolore localizzato in sede inguinale e irradiato alla coscia, accompagnato da una perdita di funzione dell’arto.

Dolore e impotenza funzionale sono accompagnati da un atteggiamento dell’arto in rotazione esterna.

Nelle ore successive la frattura può comparire anche una tumefazione (gonfiore) alla coscia.

QUALI POSSONO ESSERE LE COMPLICANZE DELLA FRATTURA DELL’ANCA?

La complicanza principale, soprattutto nella persona anziana è la perdita di autonomia che induce spesso a un ricovero prolungato.

Il paziente che è allettato per lunghi periodi ha un’elevata probabilità di sviluppare complicanze cardiocircolatorie, respiratoria, piaghe da decubito, infezioni varie.

Per questo è necessario un trattamento chirurgico precoce e una riabilitazione immediata, al fine di ridurre al minimo le complicanze. Inoltre le fratture non adeguatamente trattate possono portare ad alterazioni dell’articolazione come artrosi post-traumatica o rigidità articolare che riducono la capacità deambulatoria del paziente e possono predisporre a eventuali ulteriori interventi.

COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI?

La diagnosi viene effettuata dopo una visita specialistica che valuta la situazione clinica del trauma e, nella maggior parte dei casi, è sufficiente una radiografia del bacino.

In alcuni casi si rende necessario eseguire una TAC, se la frattura non è visibile alla radiografia, ma il quadro clinico e la modalità del trauma è molto indicativo.

SI PUÒ PREVENIRE LA FRATTURA DELL’ANCA?

Non è possibile prevenire l’evento traumatico, ma è possibile fare qualcosa intervenendo sui fattori di rischio, per esempio la cura dell’osteoporosi o l’integrazione alimentare di sostanze carenti (vitamina D e Calcio) può evitare l’indebolimento dell’osso.

È bene che le persone anziane usino calzature comode con suola antiscivolo e che si prendano precauzioni in casa, come eliminare i tappeti soprattutto per le persone che vivono sole.

COME SI CURA LA FRATTURA ALL'ANCA?

Il trattamento di questo tipo di frattura è sempre chirurgico.

A seconda del tipo di frattura si utilizzano mezzi di sintesi (placche, viti, chiodi) o impianti di protesi. Nei soggetti anziani è preferibile utilizzare protesi artificiali che permettono un più rapido recupero funzionale.

È necessario un periodo di riabilitazione, durante il quale il paziente recupera il movimento articolare e la forza muscolare.

È necessario anche un periodo di deambulazione assistita con stampelle che sarà variabile nel tempo, a seconda del tipo di frattura, del tipo di intervento e delle condizioni cliniche del paziente.

CURARE LA FRATTURA DELL'ANCA IN AUXOLOGICO

Il Centro di Chirurgia Protesica, afferente all'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Auxologico, utilizza le procedure mini-invasive più moderne per la protesi dell'anca, grazie alle quali è possibile ottenere un risultato duraturo limitando il dolore e garantendo unrapido recupero funzionale post-operatorio. 

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