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CHE COS’È L'INCONTINENZA URINARIA?

L’incontinenza urinaria è una condizione in cui si verifica la perdita involontaria di piccole quantità di urina. Spesso si associa a eventi fisiologici come un colpo di tosse o uno starnuto, ma può presentarsi anche come un impellente bisogno di urinare sorto all’improvviso.

Non esistono statistiche ufficiali relative all’incidenza e prevalenza dell’incontinenza urinaria femminile; alcune stime parlano di 2,5 milioni di persone, solo in Italia, che soffrirebbero di incontinenza; e inoltre si stima che almeno il 50% della popolazione anziana ne sia colpita.

L’incontinenza urinaria colpisce maggiormente il sesso femminile e si può presentare a qualsiasi età: infatti il 20% dei casi riguarda le donne al di sotto dei 30 anni e ben il 40% riguarda donne con età compresa tra i 30 e i 50 anni.

È una problematica che ha un impatto notevole sulla qualità di vita del paziente, soprattutto dal punto di vista socio-emotivo. Chi è colpito da incontinenza urinaria può arrivare a isolarsi perché il problema si dimostra fortemente condizionante con un importante effetto negativo sulla qualità di vita e spesso limita i rapporti sociali per la paura di avere odore di urina. Inoltre le donne con problemi di incontinenza spesso limitano o rifuggono i rapporti sessuali, con potenziali problematiche con i partner. Infine il dover portare pannolini di protezione può diventare causa di depressione.


QUALI SONO LE CAUSE DELL’INCONTINENZA URINARIA?

Nelle donne, le principali cause di rischio per incontinenza urinaria sono costituite dal parto e dal sopraggiungere della menopausa, oltre che esito di interventi chirurgici sulla pelvi e/o prolassi genito-urinari.
Altri fattori legati allo stile di vita che possono facilitare l'insorgere dell'incontinenza sono l'obesità, l'assunzione di alcool e caffeina in quantità eccessive, una scarsa attività fisica, la stitichezza, il fumo e l'assunzione di alcune tipologie di farmaci.
L'incontinenza urinaria, inoltre, può essere uno dei sintomi di patologie più gravi, come ad esempio alcune malattie neurologiche oppure alcune forme di tumore della vescica; va ricordato inoltre che i disturbi urinari, in particolare l’incontinenza, sono tra i principali parametri negativi di qualità di vita nei pazienti con patologie neurologiche.

Negli uomini le cause più comuni potrebbero derivare dall’ingrossamento della prostata, che comprime il primo tratto dell’uretra (quello che emerge direttamente dalla vescica), o dalla sua asportazione chirurgica.

Si possono distinguere diversi tipi di incontinenza urinaria:

  • incontinenza da sforzo;
  • incontinenza da urgenza;
  • una forma mista che associa caratteristiche di entrambe le tipologie.

Altre cause di incontinenza possono essere le infezioni del tratto urinario, la presenza di calcoli, la stipsi, le patologie neurologiche che portano a perdita del tono muscolare dei muscoli del pavimento pelvico, o l’invecchiamento (a causa del quale si assiste a un progressivo indebolimento dei muscoli della pelvi).

Inoltre, possono influire anche alcune condizioni di salute come ipertensione arteriosa, obesità e problemi alla schiena.


I SINTOMI DELL'INCONTINENZA URINARIA

Nell’incontinenza urinaria da sforzo, le perdite involontarie di urina si verificano in seguito a un colpo di tosse, uno starnuto, una risata o un piccolo sforzo. Le fughe di urina sono legate a una scarsa tonicità dei muscoli del pavimento pelvico, a ipermobilità uretrale, deficit sfinterico e/o prolassi genito-urinari.
L’incontinenza da urgenza si manifesta con un forte stimolo a urinare, tanto forte che spesso non consente di raggiungere il bagno più vicino.
Nelle forme miste si possono riscontrare entrambe le caratteristiche dell’incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza.
Il primo campanello di allarme è la perdita involontaria di piccole quantità di urina, una situazione da non sottovalutare.


COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI?

La diagnosi di incontinenza urinaria viene effettuata dall’urologo, lo specialista dell’apparato urinario.

La prima parte della visita urologica è costituita da un attento colloquio con il paziente, in cui vengono raccolte le informazioni circa le sue abitudini individuali e familiari e le informazioni riguardanti le perdite di urina (se sono associate a particolari attività nella giornata, se sono continue o intermittenti, se sono abbondanti o esigue).

Successivamente, durante l’esame obiettivo si analizza se ci sono condizioni che possano causare incontinenza: ernie, stipsi, ostruzione delle vie urinarie o disturbi neurologici. Se sono necessarie altre valutazioni, si possono effettuare indagini come la cistoscopia (un esame endoscopico) e l’urodinamica (un esame che permette di valutare l’atto della minzione) per valutare lo stato funzionale della vescica, il residuo post-minzionale e il funzionamento dei muscoli del pavimento pelvico.


COME SI CURA?

Il primo step per un corretto inquadramento clinico-diagnostico-terapeutico dell'incontinenza urinaria femminile prevede una visita urologica specifica. In base allo specifico quadro clinico-sintomatologico verrà impostato il successivo iter diagnostico e terapeutico. Occorre infatti ricordare che la terapia per l’incontinenza urinaria non è, come presentato anche recentemente da alcune pubblicità fuorvianti, l'accettazione del problema e l’uso del pannolino.

L’incontinenza urinaria femminile, nella maggior parte dei casi, può invece essere trattata e molto spesso curata.

Il trattamento per l’incontinenza varia a seconda della tipologia di incontinenza, della gravità del problema, della causa che è alla base e in considerazione del tipo di terapia che meglio si adatti allo stile di vita del paziente.

I trattamenti consigliati in prima linea sono quelli conservativi:

  • modifiche dello stile di vita: perdita di peso grazie a una dieta sana e una corretta attività fisica, riduzione dell’assunzione di alcol, caffeina e alimenti acidi; prevenzione della stitichezza; riduzione dell’assunzione di liquidi; è anche consigliabile evitare di compiere sforzi eccessivi;
  • esercizi muscolari pelvici: consistono in contrazioni e rilassamenti dei muscoli del pavimento pelvico da ripetere più volte al giorno, in modo da poter migliorare la funzionalità muscolare.

A discrezione del medico, possono essere prescritti dei farmaci.

Leggi anche - La Riabilitazione del Pavimento Pelvico


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